News 31 Gennaio 2018

Trovato il modo di “neutralizzare” Dna malato
Prestigioso traguardo del Cibio di Trento

Trovato il modo di neutralizzare – a scopo terapeutico – il Dna malato. È una scoperta – definita del secolo – tutta italiana quella che rimbalza sui media a fine gennaio.

Il Centro di Biologia integrata dell’Università di Trento ha ‘messo a punto’, raggiungendo l’affidabilità e la sicurezza necessarie al campo clinico, una tecnica di editing genomico – proposta e sviluppata in primis a Berkley e al Mit di Boston – in grado di modificare il Dna a scopo terapeutico.

Il nome scelto dai ricercatori è evoCas9. Ed equivale, per scendere al lato pratico del traguardo, ad un’autentica arma di precisione con cui combattere il Dna malato. Così da poter avere effetti – si auspica nel breve termine – per la terapia genica di molte e gravi patologie.

“In questo momento la nostra evoCas9 (si legge nell’articolo pubblicato da IlFattoQuotidiano.it – Scienza) è la macchina molecolare migliore al mondo per il genome editing – dice Anna Cereseto, autorevole esponente del Cibio e senior author del testo apparso sulla rivista Nature Biotechnology -. Con evoCas9 – fa eco il direttore del Centro di Biologia integrata dell’Università di Trento, Alessandro Quattrone – siamo davvero alla differenza fra un utile espediente e un game changer“.

Da qui, vista l’importanza dello studio, la decisione di depositare il brevetto evoCas9 affinché porti frutto in tempi ragionevoli.

Gli ambiti di applicazione del ‘correttore perfetto’ – si legge ancora nell’articolo –  non si concentrano soltanto sulle malattie genetiche e sui tumori; ma vanno ben oltre: fino ad includere le piante a scopo alimentare e gli animali da allevamento in modo da poterne migliorare le caratteristiche principali.

(Fonte: IlFattoQuotidiano.it – Scienza)