News 04 Ottobre 2019

Trapianti pediatrici, nel 2018 sono stati 143:
“Il 48% su bimbi con un’età inferiore a 7 anni”

Venticinque anni fa il piccolo Nicholas Green fu ucciso durante un feroce agguato sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I genitori Reginald e Margaret decisero per la donazione degli organi e delle cornee del loro amato figlio.

Quel gesto ha contribuito in maniera importante ad affermare i valore della donazione ed oggi il Centro Nazionale Trapianti ha voluto ricordare Nicholas e rinnovare alla famiglia il ringraziamento per quella scelta che salvò la vita a cinque pazienti (quattro pediatrici) restituendo la vista ad altre due persone.

Nel 2018 in Italia sono state 45 le donazioni da minorenni; 143 i trapianti pediatrici. Dal 2002, dal momento in cui il Sistema Informativo Trapianti esegue il tracciamento a livello nazionale, le donazioni autorizzate dalle famiglie assommano a 991, mentre i trapianti pediatrici a 2.643: il 25,2% dei piccoli pazienti che hanno ricevuto un organo aveva meno di 2 anni; il 22,8% tra 2 e 6 anni; il 13,7% tra 7 e 10 anni e il 38,3% tra 11 e 17 anni.

“In questi 25 anni – dice il direttore del CNT, Massimo Cardillo – la rete trapiantologica è cresciuta diventando un’eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale: le donazioni sono aumentate di oltre tre volte e i trapianti più che raddoppiati. Ma non è ancora sufficiente: a tutt’oggi circa 9.000 persone aspettano un organo e 230 sono piccoli malati. Dobbiamo fare in modo che tutti i potenziali donatori vengano segnalati attraverso un forte lavoro con le Regioni sull’organizzazione degli ospedali; ed è necessario incentivare il trapianto da donatore vivente (procedura più che sicura). Ma, soprattutto, è decisivo far crescere il consenso sociale alla donazione tramite le tante iniziative che il CNT sta portando avanti con le associazioni allo scopo di ridurre i tassi di opposizione al prelievo degli organi”.

(Fonte: Centro Nazionale Trapianti)