News 23 Gennaio 2019

HCV, studio americano smentisce la relazione
tra antivirali DAA e recidiva per cancro epatico

Non esiste una relazione tra i farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) e la recidiva per cancro epatico nei soggetti con HCV.

È quanto emerge dallo studio da poco pubblicato su “Gastroenterology” e che va a confutare le precedenti ricerche secondo le quali gli antivirali dedicati all’attacco dell’Epatite C potessero condurre ad una maggiore recidiva del carcinoma al fegato.

L’indagine si basa sulla grande coorte di pazienti nordamericani a risposta completa al trattamento del carcinoma epatocellulare (HCC), in cui la somministrazione dei DAA ha nei fatti smentito l’associazione tra quest’ultimi e le recidive di tumore maligno in persone affette dal virus C.

“Il nostro dossier è stato ispirato – spiega il dottor Amit Singal, Medical Director of the Liver Tumor Program and Clinical Chief of Hepatology – UT Southwestern Medical Center – da uno studio monocentrico condotto da alcuni ricercatori spagnoli nel 2016. Tale studio ha scatenato la paura di curare i pazienti affetti da cancro al fegato per l’Epatite C”.

Lo studio, retrospettivo, su pazienti con HCC (carcinoma epatocellulare) correlato a HCV e risposta alla resezione, ablazione locale, chemio o radioembolizzazione transarteriorisa o radioterapia, è stato effettuato da gennaio 2013 a dicembre 2017 coinvolgendo 31 sistemi sanitari tra Stati Uniti d’America e Canada.

In buona sostanza, nella vasta coorte di cittadini nordamericani, alla terapia DAA (farmaci antivirali ad azione diretta) non è stato associato un rischio maggiore di recidiva generale o precoce del tumore in quanto i riscontri riferiti alla medesima recidiva erano del tutto simili sia nei soggetti assuntori dei DAA sia negli individui che non assumevano i medicinali specifici.

“Sulla base delle nuove risultanze – conclude il dottor Singal – i medici possono sentirsi rassicurati sul fatto che affrontare l’Epatite C in tali pazienti è sicuro e consente loro di ricevere i benefici derivanti dalla terapia ad hoc”.

L’EPATITE C NEGLI STATI UNITI

Negli Usa sono oltre 3 milioni le persone con un’infezione da Epatite C cronica. Molti di essi soffrono d’infiammazione al fegato e compromissione della funzionalità epatica, nonché di cirrosi o cicatrizzazione del tessuto epatico. Dal 2013 vi è la disponibilità dei farmaci antivirali efficaci nel contrastare la malattia.

L’infezione cronica da Epatite C è altresì una delle principali cause di carcinoma al fegato.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, il 50% degli individui con tumore epatico presenta una sottostante infezione da Epatite C cronica.

La percentuale di nuovi casi per Epatocarcinoma è salita in modo costante negli ultimi anni e il Texas risulta lo Stato a tasso HCC tra i più alti.

(Fonte: pharmastar.it)