News 12 Novembre 2020

Pisa, 12 trapianti di fegato da inizio novembre. La pandemia non rallenta l’attività chirurgica

Ammontano a dodici, dall’inizio del mese di novembre, i trapianti di fegato effettuati dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa. Un risultato straordinario non solo per le tempistiche in cui sono avvenuti gli interventi (poco più di dieci giorni), ma anche per la nuova condizione di emergenza sanitaria generata dall’ondata di contagi da Covid-19.

Chirurghi, anestesisti e infermieri, quasi senza sosta, hanno lavorato per non cancellare o rimandare le attività chirurgiche programmate, proprio alla luce della pandemia che sta costringendo molti ospedali italiani a ridurre o, comunque, rimodulare la propria attività per garantire spazi e risorse alle persone che hanno contratto il virus.

I trapianti sono stati eseguiti nell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, ma tutto il sistema sanitario regionale toscano è stato coinvolto. Gli organi sono stati donati da cittadini toscani e gli espianti sono stati effettuati a Firenze (Ospedale Santa Maria Annunziata e Careggi), Siena, Piombino, Prato, Pisa e Livorno. A testimonianza del ruolo nazionale svolto dall’Ott (Organizzazione Toscana Trapianti), diretta dal dottor Adriano Peris, gli organi sono stati trapiantati a pazienti residenti sia in Toscana, sia in Liguria, Umbria, Puglia e Campania.

Soddisfatta la direttrice dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Silvia Briani, come riportato in una nota della stessa AOU: “Questi risultati dimostrano la nostra capacità di non tralasciare in alcun modo la mission dell’Azienda. Nonostante l’impatto della pandemia, sappiamo mantenere in totale efficienza le reti tempo-dipendenti e l’attività trapiantologica, continuando a ricoprire un ruolo centrale nella sanità regionale e nazionale. Lavorare su più fronti implica uno sforzo organizzativo notevole di cui ringrazio in primo luogo i professionisti. I risultati che otteniamo sono per tutti noi motivo di grande orgoglio“.