News 24 Giugno 2020

Consumo di alcol tra i minori, ecco perché quasi due milioni di bambini sono in pericolo

È una delle principali cause di malattie epatiche e di mortalità nel mondo. Il consumo di alcol è alla base di rischi elevati di cirrosi epatica o altre patologie denominate Alcohlic Liver Desease (ALD) che generano un ampio quadro di disturbi che vanno dalla steatosi epatica, all’epatocarcinoma, passando per epatite alcolica e fibrosi progressiva.

L’etanolo, che rappresenta l’elemento caratterizzante dei diversi tipi di bevanda alcolica, seppur con percentuali di concetrazione diverse, vede nel fegato il principale bersaglio della sua tossicità: prima di tutto perché il 90% di esso viene metabolizzato negli epatociti, e poi perché lo stesso etanolo può provocare effetti tossici.

In Italia sono quasi nove milioni i consumatori a rischio e gran parte di loro sono giovani o, addirittura, adolescenti: l’alcol, infatti, è il principale fattore di mortalità nei soggetti fino ai 24 anni di età, in particolare in correlazione con gli incidenti stradali, provocati proprio dalla scarsa lucidità generata dal massiccio uso di bevande alcoliche. Nonostante l’innalzamento dell’età minima legale per vendita e somministrazione di alcolici, circa un milione e 600mila tra bambini, adolescenti e giovani, riceve e consuma bevande di questo tipo nel nostro Paese senza rispettare le linee guida per una sana alimentazione previste per chi è al di sotto dei 18 anni.