Focus 03 Febbraio 2021

Giornata mondiale contro il cancro, numeri e incidenza di una malattia ancora da debellare

Sono state circa 377mila le nuove diagnosi di tumore effettuate in Italia nel corso del 2020, la maggior parte delle quali su pazienti di sesso maschile. Sono solo alcuni dei numeri contenuti del report pubblicato da AIOM (l’Associazione italiana di oncologia medica), in collaborazione con AIRTUM (l’Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM PASSI (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia).

Il documento, oltre a scattare una fotografia piuttosto eloquente dello scenario offerto dal nostro Paese, analizza forme, percentuali di incidenza e fattori di rischio che rendono questa patologia ancora come il nemico numero uno da battere. Un tema sentito a livello internazionale soprattutto in occasione di una data come quella del 4 febbraio nella quale, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale contro il cancro. Promosso dalla UICC (la Union for International Cancer Control) e sostenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità, questo appuntamento rappresenta dal 2000, anno in cui è stato introdotto, un momento di riflessione e di spunto per capire come, attraverso la prevenzione e il sostegno alla ricerca scientifica, sia possibile combattere attivamente questa malattia.

Sotto il claim #IAmAndIWill, la giornata punta a coinvolgere la comunità mondiale a intraprendere scelte coraggiose e propositive per ridurre l’impatto del cancro sulla nostra società. In base ai numeri indicati nel report, infatti, solo in Italia la media è di circa 1000 nuovi casi al giorno, con la percentuale di diagnosi nelle donne che è cresciuta dell’1,3% nel corso degli ultimi anni. Seppur non il più diffuso, il tumore del fegato rappresenta la sesta forma più diffusa tra gli uomini (8.978 casi), per un totale di 13.012 su scala nazionale per entrambi i sessi. Tuttavia, tra il 2008 e il 2016, il minor tasso di incidenza su donne e uomini al di sotto dei 70 anni è stato registrato proprio per questa forma, che ha visto un calo del -8,1% tra gli uomini e del -3,4% tra le donne.

A livello globale sono circa 10 milioni le persone che muoiono a causa del cancro, di cui circa un terzo potrebbero essere salvate seguendo quelle indicazioni fornite, nel corso degli anni, dalla comunità scientifica: adottare corretti stili di vita, con una sana alimentazione unita all’attività fisica, ed eliminando sedentarietà e fumo dalle proprie abitudini, si potrebbero evitare quasi quattro milioni di decessi. Una sfida che ci chiama tutti a fare la nostra parte: per noi e per gli altri.