News 19 Gennaio 2019

Si trova in Sicilia il paese dove tutti gli abitanti
hanno detto “sì” alla donazione degli organi

Montedoro, in provincia di Caltanissetta – al confine con Canicattì, nell’Agrigentino – è un paese di 1.500 abitanti (nella foto un’immagine del borgo).

Ed è qui che si registra il record assoluto dei donatori siciliani: il 99% della popolazione avente diritto ha, infatti, manifestato la propria volontà ad esserlo (praticamente tutti).

“È un dato – dice il Sindaco Renzo Bufalino, 37 anni – che ho scoperto casualmente dando un’occhiata al report arrivato dalla Regione. Sono orgoglioso della mia comunità. Quando ho visto i numeri, ho provato un forte senso di fierezza per lo spiccato senso di civiltà e sensibilità del paese che amministro. Nessuno qua ha deciso di sottrarsi ad un gesto così nobile e altruista”.

La raccolta delle adesioni alla donazione degli organi ha inizio un anno fa.

“Ero vicesindaco nella passata Giunta e proposi di adottare la delibera per avviare l’iter in vista dell’avvio del nuovo documento d’identità elettronico. Sono stato il primo a dichiarare il mio ‘sì’ all’eventuale prelievo degli organi in caso di morte e con me anche la mia famiglia”.

Per i montedoresi nessuna meraviglia. Nella piazzetta del borgo, la notizia pubblicata sulle pagine del quotidiano locale viene commentata a malapena.

“Questo – chiarisce il Sindaco Bufalino – è per noi normale”.

Un motivo alla base delle scelte compiute dai cittadini di Montedoro però esiste.

“Nel 2006 siamo stati colpiti da un gravissimo lutto – spiega Marco Petix, 37 anni, portavoce della futura sede locale dell’AIDO –. Noela, 19 anni, rimase vittima di un incidente stradale nel Palermitano e la famiglia autorizzò il prelievo degli organi. Una scelta di altruismo che ha segnato e mosso le nostre coscienze. Erano anni in cui la tematica non si affrontava così grandemente. I montedoresi ricordano quel tragico avvenimento e probabilmente è anche per tale ragione che nessuno ci ha pensato due volte”.

Il cuore di Noela non ha mai smesso di battere. È stato trapiantato ad un paziente palermitano. Paziente che ogni anno, in occasione della morte della giovane, torna a Montedoro portando con sé la testimonianza di molte altre persone e le storie di speranza di quanti ancora rimangono in lista d’attesa per l’intervento.

(Fonte: avvenire.it)