News 18 Settembre 2019

Grasso addominale più pericoloso nelle donne
Fattore di rischio per diabete e malattie cuore

Il grasso addominale (o tessuto adiposo) è stato individuato quale importante fattore di rischio alla base dello sviluppo del diabete e delle patologie cardiovascolari soprattutto nel sesso femminile. La conferma è contenuta in uno studio svedese da poco pubblicato sulla rivista “Nature Medicine”.

La ricerca – coinvolti oltre 325mila soggetti partecipanti alla coorte britannica Biobank – è frutto del lavoro svolto dall’Università di Uppasala (il primo autore dello studio è Torgny Karlsson del Department of Immunology, Genetics and Patgology) ed ha preso in esame l’aspetto di quanto la genetica influenzi l’accumulo del grasso, arrivando altresì a sviluppare un metodo innovativo utile a stimare con maggiore facilità il contenuto di grasso viscerale.

Per la misurazione della quantità occorrono oggi tecniche di imaging diagnostico piuttosto avanzate e costose. Da qui, l’adozione di una metodica piuttosto semplice che invece stima il grasso addominale profondo sulla base di altri parametri, meglio rilevabili rispetto al grasso viscerale in quanto tale, e che può essere utilizzata da molte cliniche.

CHE COS’È IL GRASSO VISCERALE

Il grasso viscerale, quello immagazzinato dal nostro corpo attorno agli organi addominali e all’intestino, è noto alla comunità medico-scientifica per essere associato ad un alto rischio di sviluppo della malattia diabetica e delle patologie cardiovascolari. Con questo studio i ricercatori svedesi hanno potuto dimostrare, dati genetici alla mano, come esista un’effettiva relazione tra lo stesso e l’aumentato ‘pericolo’ di diabete, infarto del miocardio, ipertensione arteriosa e iperlipidemia.

DONNE A RISCHIO MAGGIORE

“Siamo rimasti sorpresi dal fatto che il grasso viscerale risultasse maggiormente legato al rischio di malattia nelle donne rispetto agli uomini – dice Asa Johansson, professore associato di Epidemiologia molecolare –. L’aggiunta di un chilogrammo di grasso viscerale può aumentare il rischio di diabete di tipo 2 ben sette volte in più nel sesso femminile; mentre la medesima quantità aumenta il rischio di poco più di due volte nel sesso maschile”.

IL RUOLO DEI GENI: OLTRE 200 QUELLI COINVOLTI

I ricercatori universitari hanno poi scoperto che il rischio di ammalarsi s’innalza più rapidamente nelle persone con piccole o modeste quantità di grasso addominale profondo (non succede la stessa cosa quando ingrassa una persona in cui sono presenti grandi quantità di grasso addominale).

Gli studiosi dopo aver esaminato milioni di posizioni nel genoma per svelare i geni in grado di modificare la quantità del grasso viscerale, sono giunti a mettere insieme oltre 200. Tra questi vi è una forte preponderanza di geni connessi al comportamento: in altri termini, i principali fattori correlati all’obesità addominale corrispondono ad un’alimentazione eccessiva e allo scarso/nullo esercizio fisico.

Esistono però delle differenze, tra persona a persona, nel modo in cui il grasso si distribuisce nel corpo: pertanto un individuo che sembra non essere in sovrappeso potrebbe in realtà aver accumulato quantità particolarmente dannose di grasso viscerale.

(Fonte: pharmastar.it)