News 31 Maggio 2018

Pineto, Giochi Nazionali Trapiantati e Dializzati
In gara 130 atleti provenienti da tutta l’Italia

Dall’1 al 3 giugno a Pineto (Abruzzo), 130 atleti si affronteranno in varie specialità sportive (atletica leggera, nuoto, ciclismo, volley, tennis, tennis da tavolo, bocce) in occasione dei Giochi Nazionali Trapiantati e Dializzati organizzati dall’ANED – e ANED Sport  (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus) – in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti, il CONI e il Comitato Italiano Paraolimpico.

La 28a edizione dei Giochi Nazionali Trapiantati e la 25a edizione dei Giochi Nazionali Dializzati vedranno impegnati atleti trapiantati di ogni organo ed età nonché pazienti dializzati provenienti da tutte le regioni d’Italia: dalla Sardegna alla Lombardia; dalla Basilicata al Veneto; dalla Campania al Piemonte insieme anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo.

Quest’anno il tema conduttore dei Giochi è quello del trapianto di rene da vivente: che nel nostro Paese fatica ancora ad affermarsi.

Lo scopo dei Giochi – dice Giuseppe Vanacone, presidente ANED – è promuovere la terapia del trapianto e della donazione  e consolidare l’attività sportiva delle persone affette da insufficienza cronica in trattamento dialitico e dei trapiantati di organi e tessuti favorendone, attraverso lo sport, il recupero sociale e clinico nonché il miglioramento della qualità di vita”.

Tra gli appuntamenti d’apertura dell’evento, venerdì 1 giugno, il progetto “Batti il 5”: la donazione spiegata ai bambini di quinta elementare che poi realizzeranno gli organi in modo creativo e li presenteranno all’attenzione degli intervenuti.

Praticare attività sportiva – spiega Alessandro Nanni Costa, direttore del CNT – rappresenta, per molti trapiantati, un percorso di recupero e benessere; ma anche un mezzo per testimoniare a tutti l’efficacia dell’intervento. Il CNT ha voluto verificare scientificamente l’efficacia dell’attività fisica e sportiva sulle persone trapiantate attraverso analisi specifiche e test mirati. Abbiamo dimostrato, ad esempio, che la funzionalità di un rene trapiantato durante uno sforzo fisico è uguale a quello di un soggetto non trapiantato”.

IL PROGRAMMA 2018

(Fonte: Pagine Abruzzo)