News 24 Aprile 2019

Emilia Romagna, cresce il numero dei donatori
Effettuati 9 trapianti di fegato “a cuore fermo”

In Emilia Romagna sale il numero dei donatori e calano i pazienti in lista d’attesa.

Il bilancio che emerge dai dati 2018 del Centro regionale di riferimento, è positivo e fa ben sperare in orizzonti ancora più rosei.

Il Centro, con sede al Policlinico Sant’Orsola (Bologna), coordina le varie fasi di donazione e trapianto d’organi e tessuti che in Emilia Romagna è organizzato sulla base del modello “Hub & Spoke”, garantendo così il collegamento tra le strutture di alta specializzazione e gli ospedali del territorio con le sedi donative, i Centri trapianto, le sedi delle banche dei tessuti e delle cellule ‘in rete’ tra loro.

L’anno scorso in Emilia Romagna i trapianti eseguiti sono stati 319 (in leggerissima flessione sul 2017 a quota 339), di cui oltre uno su tre (127) su persone residenti fuori regione; 183 hanno riguardato i reni (35 dei quali da donatore vivente, quindi con un netto incremento sui 21 del 2017); 17 il cuore (1 pediatrico); 111 il fegato e 8 i polmoni.

Diciassette le Rianimazioni che hanno contribuito alla segnalazione dei potenziali donatori: 8 in meno sul 2017, differenza dovuta, in particolare, alla crescente percentuale dei donatori non idonei (62 nel 2018 quand’erano 42 nel 2017), poiché l’aumento dell’età comporta inevitabilmente una maggior presenza di patologie a carattere cronico.

Il 2018 è stato altresì l’anno dell’implementazione dei programmi per la donazione ‘a cuore fermo’: in Emilia Romagna risultano attivi dal 2016 e dal 2018 inseriti in modo strutturale nella delibera di Giunta specifica.

Dodici i donatori segnalati (4 nel 2017) di cui 5 a Baggiovara-Modena, 4 a Cesena, 2 a Parma e 1 al Sant’Orsola (Bologna).

Queste donazioni hanno reso possibili 9 trapianti di fegato e 10 di rene. Un cammino che lascia presupporre ampie possibilità per la crescita.

(Fonte: piacenzasera.it)