Focus 10 Maggio 2021

Trapianto di fegato al Policlinico San Martino
È il primo dopo nove anni di chiusura del centro

L’attività di trapianti di fegato al Policlinico San Martino di Genova è ripresa. A nove anni dalla chiusura del centro, una condizione che aveva portato i pazienti a spostarsi fuori regione (in particolare in Lombardia, all’ospedale Niguarda di Milano) per sottoporsi a delicati interventi salvavita, nei giorni scorsi una donna ha ricevuto il nuovo organo. L’operazione è stata condotta dall’equipe del professor Enzo Adorno e la paziente, cosciente e in condizioni stabili, è ricoverata ora in terapia intensiva.

Il Policlinico San Martino di Genova

Già nelle passate settimane era stata considerata imminente la riapertura del centro trapianti, poi l’annuncio della direzione dell’ospedale ne ha dato conferma. Per la struttura si tratta di un passo importante in particolare in virtù delle molteplici professionalità che vi lavorano all’interno, dai chirurghi agli infermieri passando per gli anestesisti. La disponibilità del fegato è giunta proprio dal Niguarda e la donatrice è stata una 67enne deceduta a seguito di un’emorragia cerebrale. Carcinoma al fegato, in un quadro di cirrosi, la condizione in cui versava la destinataria dell’organo che, già nelle precedenti settimane, per rischio di insufficienza epatica non si era potuta sottoporre all’intervento. Poi, grazie alla segnalazione dall’ospedale milanese, tutto si è risolto per il meglio.

Soddisfazione per la ripresa è stata espressa prima di tutto dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che in una nota ufficiale ha spiegato come la riapertura del centro trapianti dopo nove anni sia “un momento importante per la sanità del nostro territorio. Complimenti a chi si è impegnato in queste due lunghe giornate: il Policlinico in questo anno di lavoro con il Covid ha consolidato la propria fiducia nel cuore dei liguri”.

Il centro trapianti è collegato all’interno del monoblocco e condivide alcuni spazi con il centro trapianti di rene. Nel 2012 avviene lo stop all’attività per lo smantellamento dell’area, un fatto che da quel momento ha generato non solo difficoltà logistiche per i pazienti, ma anche un vero e proprio scontro politico a livello locale con tanto di inchiesta della magistratura. La notizia del primo trapianto di fegato a distanza di così tanto tempo è la miglior notizia che ci si potesse aspettare. Per tutti.