Focus 02 Marzo 2021

Niguarda, trapianto di fegato da donatore positivo al Covid. È il primo di questo tipo in Lombardia

Un trapianto di fegato da donatore positivo al Covid-19. È quello che è stato effettuato nei giorni scorsi all’ospedale Niguarda di Milano, il primo intervento di questo tipo in tutta la Lombardia dall’inizio della pandemia.

A ricevere l’organo è stato un paziente di 47 anni con cirrosi scompensata che già lo scorso novembre era guarito dall’infezione provocata dal virus: dopo i casi di Palermo e Torino, questa tecnica fa il suo “debutto” anche in questa regione. Il protocollo specifico per questi trapianti, infatti, è stato adottato dal CNT il 1° dicembre scorso, ma è possibile attuarlo solo con un attento monitoraggio dei pazienti in lista di attesa.

Ricoverato al Niguarda in urgenza per l’aggravamento della problematica epatica, il paziente è stato sottoposto prima di tutto al tampone rinofaringeo per escludere la presenza del virus e, quindi, a un esame sierologico completo che ha permesso di verificare la presenza di un numero adeguato di anticorpi protettivi.

Grazie a questo approfondimento diagnostico, quando il NITp (il Nord Italia Transplant program) ha segnalato la presenza di un donatore compatibile con infezione da SARS-CoV-2, è stato possibile procedere con il trapianto con il consenso del paziente adeguatamente informato sulle specificità dell’intervento. “L’intervento ha avuto un ottimo esito funzionale e il decorso post-operatorio è stato gestito in ambiente isolato nella Rianimazione COVID – spiega Luciano De Carlis, direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti – Il ricovero è poi proseguito nel reparto di degenza della Chirurgia dei Trapianti, senza mai alcun segno di infezione o complicanze da SARS-CoV-2. Il protocollo messo a punto in questi casi dagli specialisti del Niguarda, che prevede il monitoraggio già dalla fase pre-intervento degli anticorpi neutralizzanti, consente di trapiantare in sicurezza, con donatori positivi, pazienti immunosoppressi che abbiano già superato la malattia o, per il prossimo  futuro, anche che si siano vaccinati”.

Un altro traguardo importante per l’ospedale dopo quello dei 118 trapianti di fegato effettuati nel corso del 2020.