Focus 02 Novembre 2020

Covid-19, i recettori del virus sono gli stessi associati ad alcuni tumori. Lo dice uno studio italiano

C’è anche il tumore del fegato tra le forme di cancro che vedono coinvolti gli stessi recettori alterati dal contagio da Covid-19. Lo dice uno studio tutto italiano condotto da ricercatori dell’Iss, dell’Idi-Irccs di Roma e dell’Isa-Cns di Avellino e pubblicato su Febs Open Bio.

In base a quanto emerso dall’indagine risulta che questi recettori, cioè le molecole che regolano l’ingresso del virus e distribuite su organi e tessuti, sono gli stessi associati ad altre malattie come il diabete e patologie cardiovascolari, quelle cioè più spesso riscontrate nei pazienti colpiti da Covid-19. Sono state cinque le proteine coinvolte nella ricerca (ACE2; TMPRSS2; CLEC4M; DPP4; TMPRSS11D), di cui si conosce l’interessamento in caso di infezione da coronavirus. Nel corso dello studio sono stati analizzati i tessuti di soggetti sani e di coloro che invece erano affetti da 31 tipologie diverse di tumori.

L’associazione dei cinque geni alle malattie umane è stata studiata sfruttando diversi approcci complementari. La prima analisi è stata effettuata tramite il database DisGeNET, un’ampia raccolta di geni coinvolti nelle malattie umane, che consente l’identificazione di geni associati a malattie umane e loro comorbidità. Un’ulteriore analisi ha poi visto l’utilizzo di genemania, un sistema che consente di selezionare i geni correlati sulla base delle interazioni proteina-proteina e proteina-DNA, percorsi comuni, reazioni, dati di espressione genica e proteica, domini proteici e profili di screening fenotipici, utilizzando database disponibili pubblicamente. Il database dell’associazione genetica è stato utilizzato per identificare malattie e classi di malattie associate a ciascun elenco di geni e la loro combinazione.

Un totale di circa 40mila individui coinvolti dalla ricerca in cui è stato riscontrato che i livelli di espressione di questi cinque recettori erano alterati in particolare nei casi di cancro a fegato, colon, rene, tiroide, pelle e testicoli. In più la stessa alterazione veniva riscontrata di fronte a patologie come diabete, sindrome respiratoria acuta e malattie coronariche e cerebrovascolari. Come hanno spiegato gli autori dello studio, “i cinque recettori del coronavirus sono correlati a tutte le principali comorbidità Covid-19 e tre mostrano un’espressione significativamente diversa nei tessuti tumorali rispetto ai tessuti di controllo. Ulteriori indagini sul loro ruolo possono aiutare nel monitoraggio di altre comorbidità, nonché per il follow-up dei pazienti che si sono ripresi dall’infezione da SARS‐CoV‐2″.